domenica, settembre 12, 2010

Nessuno ci potrà mai rubare i giacimenti enogastronomici

Mentre pastori e allevatori, schiacciati dalla crisi dei vari comparti, manifestano con sit in e proteste locali (dalla Sardegna alla Sicilia) dai registri di Bucarest, spunta l’identikit della concorrenza. Lactitalia ... esporta latticini romeni con nome cinematografico – «La Dolce Vita» – è un mix inatteso di capitale privato e pubblico. La prima sorpresa la riservano gli investitori privati,ossia la Roinvest srl.

Se il nome è oscuro, la proprietà è illustre: l’impresa, con sede a Sassari, appartiene infatti ai primi produttori caseari della Sardegna: Andrea e Pierluigi Pinna. Nomi prestigiosi con un ruolo strategico proprio nella difesa del made in Italy.

Il primo, Andrea, è vice presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino sardo.

Suo fratello, Pierluigi è consigliere dell’organismo che certifica il controllo di qualità dello stesso formaggio nostrano.
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Con una quota azionaria pari al 70,5% i Pinna sono i principali azionisti di Lactitalia. Quanto all’altra fetta di azionariato, il 29,5% del capitale residuo, appartiene alla pubblica Simest, controllata dal ministero dello Sviluppo economico.

(In Corriere della Sera via Il Post)

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